Identità sessuale: la disforia di genere
Quando parliamo di disforia di genere ci addentriamo nella complessa questione dell’identità sessuale caratterizzata dalla presenza di quattro componenti tra loro indipendenti ma che si intrecciano: il sesso biologico, l’identità di genere, il ruolo sessuale e l’orientamento sessuale.
Questo fenomeno ha vissuto un’evoluzione storica significativa nella sua percezione sociale e medica. In passato non veniva adeguatamente riconosciuta o compresa. L’avanzamento della ricerca psicologica e medica, unitamente ai cambiamenti sociali, ha portato alla progressiva riconoscibilità e legittimazione dell’esperienza delle persone con disforia di genere.
Cosa si intende per disforia di genere?
Per disforia di genere s’intende il disagio e la sofferenza causata da una marcata incongruenza tra il genere assegnato sulla base del sesso biologico e la propria identità di genere (la percezione che l’individuo ha del proprio genere di appartenenza). Riguardo a questo è importante sottolineare come nel DSM V il termine Disforia di Genere abbia sostituito quello di Disturbo dell’Identità di Genere.
Questo passaggio è fondamentale e ne riportiamo due motivazioni:
- viene eliminata l’etichetta di “Disturbo” che aveva una connotazione negativa: vivere il disagio legato alla “non conformità di genere” non significa essere persone disturbate.
- Con il termine disforia si sottolinea l’importanza della presenza del disagio significativo. Ciò evidenzia come per fare diagnosi non sia sufficiente l’incongruenza tra genere assegnato e genere percepito, e quindi non sia sufficiente essere non conformi a quanto dettato dalla società. Non tutte le persone che esperiscono un genere “non conforme” vivono infatti una disforia di genere.
Sintomi nei bambini e negli adulti
Nei bambini la disforia di genere si può manifestare con diverse caratteristiche come una forte preferenza per i giochi e le attività tipiche del sesso opposto e un desiderio insistente di appartenere al genere desiderato e di avere le caratteristiche sessuali primarie e/o secondarie del genere esperito. Non tutti i bambini che vivono la disforia di genere avranno lo stesso disagio da adulti. Per la maggior parte di loro i sintomi spariranno mentre per alcuni di loro, durante l’adolescenza, questi disagi potrebbero diventare più marcati e con la crescita puberale l’angoscia associata al proprio corpo potrebbe aumentare.
Negli adulti invece, la disforia di genere si evidenzierà con sintomi quali il desiderio consolidato di appartenere al genere sentito come proprio, disagio nei confronti delle proprie caratteristiche sessuali primarie e/o secondarie e desiderio di eliminarle e possedere le caratteristiche del genere esperito.
Come trattare la disforia di genere
Riguardo al trattamento della disforia di genere, esistono diverse opzioni che vanno dalla terapia ormonale sostitutiva, fino al supporto psicologico e alle terapie comportamentali. Ciascuno di questi approcci viene valutato in base alla situazione specifica dell’individuo.
Da un punto di vista sociale, le persone con disforia di genere possono affrontare sfide significative, tra cui discriminazione, stigmatizzazione e isolamento. Un’educazione informata e inclusiva, insieme a politiche di tolleranza e accettazione, può giocare un ruolo cruciale nel minimizzare queste sfide.
Infine, è fondamentale sottolineare l’importanza del sostegno da parte della famiglia e della comunità per chi vive la disforia di genere. Una rete di supporto positiva può fare una grande differenza nel benessere generale di una persona che attraversa questo processo. Sostenere attivamente le persone con disforia di genere può contribuire a migliorare la loro qualità della vita e promuovere un maggiore accettazione sociale di questa condizione.
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